Il Dop Monti Iblei

L’as­se­gna­zio­ne del mar­chio di deno­mi­na­zio­ne di ori­gi­ne pro­tet­ta a un olio avvie­ne sul­la base di un rigi­do disci­pli­na­re che rego­la tut­te le fasi del­la pro­du­zio­ne, dal­la rac­col­ta all’imbottigliamento.
Nel caso del­l’olio extra­ver­gi­ne di oli­va DOP Mon­ti Iblei “Gul­fi”, com­pren­den­te i ter­ri­to­ri ammi­ni­stra­ti­vi di Chia­ra­mon­te Gul­fi, Mon­te­ros­so Almo e Giar­ra­ta­na, è il Con­sor­zio di Tute­la Mon­ti Iblei a veri­fi­ca­re l’ot­tem­pe­ran­za di tale disci­pli­na­re e l’as­se­gna­zio­ne, anno per anno, del rela­ti­vo riconoscimento.
Ricor­dia­mo alcu­ni dei requi­si­ti essen­zia­li impo­sti dal Consorzio:

  • Le oli­ve van­no sele­zio­na­te manual­men­te e moli­te tra­mi­te spre­mi­tu­ra a fred­do entro 48 ore dal momen­to del­la rac­col­ta, sen­za ulte­rio­ri mani­po­la­zio­ni fisi­che o chimiche.
  • L’o­lio deve dev’es­se­re otte­nu­to da oli­ve del­la varie­tà Ton­da iblea, in misu­ra non infe­rio­re al 90%.

La per­cen­tua­le di Ton­da iblea sul tota­le pre­vi­sta per la sot­to­zo­na “Gul­fi” è, insie­me a quel­la pre­vi­sta per la sot­to­zo­na “Mon­te Lau­ro”, la più alta del disci­pli­na­re. Ricor­dia­mo, comun­que, che il nostro è un olio mono­cul­ti­var (o mono­va­rie­ta­le), pro­dot­to cioè al 100% con Ton­da iblea. Que­sto è vero non solo per il DOP Pia­na del colon­nel­lo, ma anche per tut­ti gli altri nostri extra­ver­gi­ni.
All’e­sa­me chi­mi­co, per esse­re rico­no­sciu­to DOP Mon­ti Iblei, un olio deve rispet­ta­re i seguen­ti parametri:

  • aci­di­tà mas­si­ma ≤ 0,5%
  • nume­ro di peros­si­di ≤ 12 meq02/kg
  • K232 ≤ 2,20
  • K270 ≤ 0,18
  • Poli­fe­no­li ≥ 120 ppm

 

Quan­to alle carat­te­ri­sti­che organolettiche:

  • L’e­sa­me orga­no­let­ti­co, svol­to tra­mi­te panel-test da un grup­po di esper­ti assag­gia­to­ri, deve ripor­ta­re un pun­teg­gio non infe­rio­re a 7.0 su 10.0
  • All’ol­fat­to, l’o­lio, deve pre­sen­tar­si pre­sen­ta di odo­re più o meno inten­so, che ricor­di il frut­to fre­sco dell’oliva.
  • Al gusto, l’o­lio deve dare una leg­ge­ra sen­sa­zio­ne di ama­ro e pic­can­te alla base del­la lin­gua, non deve esse­re untuo­so, deve esse­re flui­do e lascia­re la “boc­ca pulita”.

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