Riteniamo opportuno fornire alcune spiegazioni a proposito dei prezzi praticati dalla nostra azienda.
A chi è abituato ad acquistare olio extravergine di alta qualità, il nostro pare talvolta troppo economico: non è infatti inusuale che oli della nostra zona vengano venduti a 50 euro al litro, in confezioni che per prezzo e forma ricordano più quelle dei profumi. Spesso l’unico parametro a disposizione dell’acquirente per valutare la qualità di un prodotto, se non ha avuto l’occasione di assaggiarlo in precedenza, è proprio il suo costo. La diffusa e comprensibile percezione che un prodotto sia tanto migliore quanto è più caro, finisce col penalizzare la nostra scelta di tenere prezzi bassi e onesti, limitando i profitti.
D’altro canto, chi di solito fa i suoi acquisti al supermercato, dove un olio extravergine arriva a costare 3, 4 euro al litro, non può che essere sorpreso dai nostri prezzi. Per comprendere queste differenze, bisognerebbe sapere come le falle delle leggi italiane ed europee sulla tracciabilità dell’olio permettano a chi non ha scrupoli ogni genere di manipolazione di ciò che finisce nelle bottiglie: l’utilizzo di olive di dubbia provenienza, il mescolamento con oli di qualità inferiori, lo sfruttamento della manodopera, permettono ovviamente di abbattere i costi, e di servire un olio che risulta sì “extravergine” in termini chimici, ma giusto nel modo in cui risulta rosso un vino anche dopo che abbiamo versato nella bottiglia mezzo litro di alcool denaturato.
Nel 2014 ha fatto scalpore questo articolo del New York Times, sostanzialmente confermato dalla Coldiretti. L’Italia è contemporaneamente il secondo esportatore e il primo importatore di olio al mondo, perché l’extravergine che vendiamo come italiano, tanto in patria quanto all’estero, è in gran parte il risultato di miscele d’olio d’ogni tipo e origine, e di lavorazioni e addizioni chimiche illegali e nocive.
L’Unaprol, consorzio olivicolo nazionale, dal canto suo, chiarisce, per bocca del suo presidente, che una bottiglia da 750cc di olio extravergine italiano, prodotta e imbottigliata a norma di legge e regolamenti, non può in nessun caso costare meno di 9 euro. Questo sempre che non si tratti di un prodotto d’eccellenza, come nel nostro caso: i prezzi infatti aumentano ancora quando occorre confrontarsi con i costi delle certificazioni DOP; con quelli per la conversione al biologico; con l’utilizzo e la manutenzione di macchinari per la molitura e la conservazione dell’olio che trattengano tutti gli odori, i sapori, i valori nutrizionali delle olive da cui viene spremuto.
Entrambi i proprietari dell’azienda hanno finora inteso dedicare il proprio impegno alla produzione di olio più come passione che come fonte di sussistenza; la produttività dei nostri uliveti oscilla tra i 40 e gli 80 quintali l’anno; il prodotto da noi commercializzato non è pertanto il frutto di un acquisto, come per la maggior parte dei nostri concorrenti. Viene in gran parte venduto a clienti di vecchia data, e solo da qualche anno abbiamo deciso di farlo conoscere in tutta Italia, per altro ottenendo sempre grandi apprezzamenti, tanto da chi ne fa uso privato quanto dai ristoratori.
Ricapitolando, che troviate i nostri prezzi un po’ alti o un po’ bassi vi invitiamo ad assaggiare il nostro olio per rendervi conto personalmente di come, a volte, le cose buone valgono ben più di quello che spendete.